METODI DI APPRENDIMENTO DELLE ARTI MARZIALI (PARTE 1)

In questo articolo ti fornisco alcuni spunti e suggerimenti  che ti aiuteranno nel prendere una direzione consapevole nell’apprendimento delle arti marziali, attivare un metodo graduale di allenamento per raggiungere i tuoi obiettivi in qualsiasi disciplina.

Questi consigli e e principi di consapevolezza provengono dalla mia esperienza diretta e numerosi anni di pratica delle arti marziali con insegnanti diretti di alto livello.

Tali suggerimenti e riflessioni ti metteranno in condizione di raggiungere la lucidità e la serenità necessarie del guerriero della vita, che nella loro semplicità riassumono l’essenza delle linee direttive utili in un processo di apprendimento efficace e reale.

PARTIAMO DALLE ARTI MARZIALI:

Spesso si può cadere nell’errore di soffermarsi esclusivamente sull’avere e imparare tutto subito, teorie su teorie, informazioni su informazioni, MILIONI DI TECNICHE TUTTE ASSIEME,  senza badare all’essenza, ai meccanismi di base dell’apprendimento ed a un metodo efficace e graduale. Non sostengo che le teorie e l’apprendimento di svariate tecniche non siano un parametro di confronto utile o non interessante, ma se si perde la connessione con la base e il principio, tutto è inutile e solo informazione.

Alcuni metodi di insegnamento o la mentalità di chi si avvicina ad apprendere, sono focalizzati solo sulla quantità e la varietà, sul continuo vedere e scoprire tecniche nuove o nuove sequenze.

Tutto molto interessante ma controproducente se non si ha il concetto di base e struttura forte, che si può costruire soltanto con una mentalità paziente e perseverante e attraverso la pratica e la ripetizione profonda dei movimenti di base che porta ad assimilare l’arte. Credo che questo concetto si possa estendere ad ogni disciplina e arte degna di questo nome.

Metodi improvvisati di insegnamento a volte o una voglia di apprendere non focalizzata sui principi base, nel peggiore dei casi possono mascherare strategie economiche solo di esclusivo guadagno, per evitare che chi apprende non si annoi, o non si scoraggi e quindi che non abbandoni il corso, illudendo il praticante che sta avvenendo un reale e sano apprendimento o crescita.

In questi casi anche se vengono fornite informazioni interessanti e reali e tecniche interessanti quando si è fortunati, se trasmesse solo come informazioni, non creano un reale cambiamento nella persona.

Sarebbe un pò come direbbe un saggio Orientale “mangiare senza digerire”, e poi mangiare, mangiare e mangiare ancora, ma senza acquisire la sostanza nutritiva , perchè non si da importanza al digerire.

IL REALE APPRENDIMENTO:

  • Il reale cambiamento nell’apprendimento,(come io ho imparato nelle mie esperienze personali e dirette), avviene attraverso un saldo processo e percorso interiore, aprendosi all’apprendimento in maniera graduale attraverso la perseveranza ,(ovviamente secondo la velocità di ognuno ).
  • Si ripetono i movimenti e assaporando e studiando i loro meccanismi ed essenza senza fretta o bramosia di risultati immediati, il risultato poi è un pò come se venisse da se , se ci si impegna con sincerità.
  • Esiste una netta differenza tra comprensione profonda di un qualcosa e informazione o memorizzazione superficiale. La comprensione profonda richiede tempo e la crescita interiore insieme all’apprendimento di tecniche avvengono di pari passo.
  • Un bravo insegnante ha la capacità di trasmetterti non soltanto le informazioni ma anche i principi delle della disciplina. Spetta poi a te sviluppare la maestria attraverso l’impegno e la pratica.

QUALCHE CENNO AI METODI ANTICHI E TRADIZIONALI DI INSEGNAMENTO NELLE ARTI MARZIALI E NON SOLO.

Nella tradizione il maestro testava la tua reale e sincera voglia di imparare, prima di renderti meritevole di apprendere. Testava il tuo spirito e la tua sincerità, attraverso delle prove difficili, per vedere il tuo interesse e se tu fossi pronto ad apprendere.

Ad esempio facendoti pulire la palestra per i primi mesi senza insegnarti nessuna tecnica, potare il giardino e lavori fisici in genere, continue prove di pazienza che ti mettevano alla dura prova.

Addirittura in alcuni casi di insegnamento, soprattutto in Oriente, si basano sul non fornire al praticante nessun tipo di informazione apparente,

ma l’insegnamento si sviluppa in maniera indiretta, facendo nascere nell’apprendista, solo attraverso l’esempio, domande o dubbi costruttivi, per poi metterlo in condizione di risolverli da solo e condurlo alla comprensione attiva e spontanea.

(Non dico che debba essere per forza cosi, ma è importante considerare a fondo che la partecipazione attiva e l’impegno personale del praticante sono ingredienti fondamentali senza i quali è impossibile imparare).

Oggi è molto raro trovarsi in contesti tradizionali, e forse non sarebbe al passo con i tempi.

Ma è opportuno non dimenticare che le prove interiori insite nella disciplina stessa sono accompagnate dalla sincera voglia di apprendere e un bravo insegnante conserva nei suoi insegnamenti adattati ai tempi, il principio di questo concetto fondamentale: valorizzare la sincerità, l’impegno e la pazienza nell’apprendere.

Ogni cosa richiede la comprensione profonda che non può che venire dalla tua esperienza personale, dalla pratica.

l’insegnante ti da gli strumenti base prima di tutto e se acquisisci gli strumenti base, successivamente tutto ciò che diversamente sarebbe solo informazione, con la giusta disciplina e studio può diventare fonte di ricchezza da mettere in pratica.

Oggi non si sta più fuori dalla porta del tuo aspirante maestro o non si pulisce più la palestra, per i primi mesi prima di apprendere le tecniche, le dinamiche sono cambiate, ma in qualche modo un bravo insegnante cerca, (con differenti modalità), di sottolineare l’importanza del merito da parte del praticante, e nonostante si paghi la retta della palestra, di spingerlo sinceramente all’impegno e un atteggiamento meritevole.

altri aspetti tecnici li affronteremo nei prossimi articoli.

www.kungfucagliari.com

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