Il principio circolare (ovvero l’arte della continuità)

Il cerchio, come elemento teorico e simbolico, è di fondamentale importanza nelle arti marziali e in particolare nel Pa Kwa Chang.

Diversamente dal combattimento occidentale, basato prevalentemente sul confronto diretto di forza contro forza, l’insegnamento orientale propone un approccio ispirato al principio circolare. Piuttosto che affrontare l’avversario a viso aperto, è più utile e efficace aggirarlo e evitarlo, sfruttare la sua energia e colpirlo nei suoi punti deboli. Il movimento circolare può essere la via più saggia o il percorso più breve per sferrare un attacco. Agilità e flessibilità possono compensare un notevole dislivello di potenza fisica.

Chi pratica lo stile di Kung Fu “Pa Kwa Chang” si allena infatti, tradizionalmente, camminando in cerchio attorno a un albero e invertendo il movimento fino a tracciare un sentiero sul terreno. Il Pa Kwa Chang permette di sviluppare qualità come la destrezza, l’agilità, l’armonia dei movimenti, il senso di equilibrio. La sua pratica fa emergere l’interdipendenza delle forze nel movimento continuo. La camminata veloce in cerchio sviluppa una sensazione di forza concreta dalla zona addominale alle braccia e alle mani. I movimenti circolari e morbidi migliorano la flessibilità del corpo e rendono più efficace l’attacco durante il combattimento. L’allenamento del Pa Kwa Chang cura e previene alcuni disturbi fisici come la pressione alta e l’ulcera e migliora la capacità di concentrazione.

Il principio circolare ha applicazioni che vanno ben oltre la dinamica del combattimento. Ha una valenza simbolica e filosofica, con risvolti e influenze sia nella pratica delle arti marziali che nelle varie situazioni della vita quotidiana.  

Foto: Wellcome Images, Bloodletting chart, Tibet Wellcome L0035125, CC BY 4.0

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