Filosofia e pratica delle arti marziali

Nelle arti marziali è molto importante praticare. Si dice che praticando uno stesso movimento numerose volte si possa raggiungere la perfezione e che, allo stesso tempo, non si smetta mai di perfezionarsi. Si dice anche che un praticante attento e esperto, da uno stesso movimento, possa ricavare tutti i movimenti che ne derivano: “in un solo movimento è contenuto tutto”. É noto anche che la bellezza della pratica sia nella pratica stessa.

Questa filosofia si può applicare anche all’arte del combattimento: bastano poche tecniche ma ben padroneggiate. Meglio saper praticare bene una tecnica che conoscerne mille in maniera approssimativa. Una buona tecnica si ottiene con una pratica costante e con la continua ripetizione dei movimenti.

Un’antica storia orientale racconta di un combattente sconfitto in battaglia e imprigionato dai suoi avversari in una cella di pochi metri. Fu addirittura incatenato ai polsi e alle caviglie e nutrito dal guardiano della cella con un pasto al giorno. Restò rinchiuso per anni. Ma il guerriero invece che perdersi d’animo decise di allenarsi: una sola tecnica per tutti gli anni della prigionia, sempre rimasto ai ceppi. Ogni giorno allenava senza sosta la sua tecnica dedicandosi alla sua arte e superando le difficoltà. Uscito dalla prigionia incontrò di nuovo i suoi avversari e li sconfisse con un solo colpo.

Foto: Wikimedia Commons

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Vuoi prenotare una lezione gratuita?